Oggi ci troviamo in un contesto decisamente molto diverso da quello di qualche mese fa. Questo cambiamento così repentino ci ha insegnato che le cose possono mutare velocemente ma anche quanto sia importante adattarsi e soprattutto dare un senso alle novità. Abbiamo pensato di ripartire dal nostro patrimonio di immagine e contenuti, innestandolo con quanto realizzato nel lockdown, con quelli che a noi piace chiamare “i doni della quarantena”.
In questi mesi di lontananza e di isolamento non abbiamo smesso un istante di sognare per creare nuove prospettive strategiche e culturali. Una sorta di ponte tra passato e presente che consenta, in un momento che resta di grande incertezza, di poter continuare a trasmettere i valori dell’arte. Abbiamo elaborato una strategia a breve termine che ci permetterà di restare con voi e di continuare ad offrirvi uno spazio di diffusione e condivisione. Abbiamo pensato di trasformare la nostra vetrina in una sorta di Micro Museo sempre visitabile perché aperto sulla Città, destinato a chi cerca un incontro con l’arte e a chi passa casualmente per strada. Ogni quindici giorni nella nostra vetrina si alterneranno installazioni di artisti e opere a cura di Filobus, il laboratorio permanente nato per promuovere la conoscenza e la diffusione dell’arte tessile in tutte le sue forme. In questa fase, buona parte del nostro lavoro sarà finalizzato alla comunicazione, strumento fondamentale per creare e far crescere relazioni e che oggi più che mai assume la connotazione di “ facilitatore” a tutto campo, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con l’esterno e con tutti gli attori coinvolti nel processo di conoscenza. Torniamo dunque per continuare a dare un contributo attivo e propositivo alla diffusione di arte e cultura e per creare una rete di supporto a tutti quegli artisti che vorranno continuare a collaborare con noi e con noi affrontare i temi e la complessità del nostro tempo